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Case Antisismiche

SOLAIO PLASTBAU METAL – LICENZA DI PRODUZIONE IN ESCLUSIVA PER L’ITALIA

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Vivere in tutta sicurezza nella propria casa con il Solaio Plastbau® Metal e Muro Plastbau® 3

Le case sismo resistenti sono sicure?

In tutte quelle zone dove il rischio sismico risulta essere alto, è bene che vengano usati dei materiali specifici durante l’edificazione di qualsiasi struttura; in questo campo, i sistemi costruttivi in EPS, di Poliespanso srl, risultano essere i più adatti per la costruzione di case sismo-resistenti.

Il Sistema Costruttivo di Poliespanso permette di progettare e costruire l’edificio rispettando le normative sulla sismica e garantendo anche di resistere staticamente indenni al massimo grado di sismicità previsto per quella zona grazie alle notevoli caratteristiche dei materiali impiegati: la notevole rigidezza dei muri portanti con un ridotto peso proprio del solaio.

La tecnologia Plastbau® consente di ottenere “facilmente” prestazioni sismiche anche ben superiori ai minimi requisiti di sicurezza prescritti dalle principali normative internazionali e di potere soddisfare a costi contenuti le esigenze di durata in esercizio dell’edificio anche dopo forte sisma.

Perché scegliere di costruire una casa che sia sismo resistente?

  • Case Sicure
  • Comfort abitativo
  • Risparmio Energetico
  • Alte prestazioni sismiche

Prestazioni sismiche solaio

Nelle zone ad alto rischio sismico e ove si rende necessario, è opportuno adottare idonee soluzioni di prevenzione allo scopo di conferire agli edifici il massimo grado possibile di coesione e solidità. Le nuove tecniche per le costruzioni presenti nel DM 14 Gennaio 2008 infatti, indicano il procedimento da adottarsi in presenza di discontinuità marcate, non di grande estensione, nelle murature. Queste tecniche sono valide ovviamente anche in funzione preventiva. Le onde sismiche sono di diverso tipo e creano movimento sia ondulatorio (orizzontale) che sussultorio (verticale), ne deriva che il solaio e i tetti devono essere costruiti in modo da sopportare gli sforzi sia longitudinali che trasversali di diversa intensità. Tutti gli edifici in muratura, siano essi costruiti con mattoni o blocchetti, soffrono le sollecitazioni sismiche o di qualsiasi altra natura per la carenza di elementi leganti l’assieme. Materiali come l’EPS vengono utilizzati come materiali isolanti sia per tetti e coperture che per fondamenta, muri interni e perimetrali. Grazie all’impiego di questo materiale nelle costruzioni antisismiche le strutture risultano di fatto notevolmente alleggerite e flessibili, e pertanto molto più resistenti e sicure in caso di eventi sismici. Nelle zone dichiarate ‘sismiche’ i solai in polistirolo di tipo Plastbau Metal risultano particolarmente adatti alla costruzione/ristrutturazione degli edifici disponendo di un peso proprio decisamente più basso rispetto ai solai di tipo tradizionale.

I solai in Eps sono molto più leggeri rispetto a quelli in laterizio (-25%) e, per questo motivo, concorrono in modo diverso alle sollecitazioni sismiche. I solai Plastbau Metal, ad esempio, hanno una geometria variabile, creata appositamente per le diverse necessità, siano esse per isolamento termico o acustico oppure di tipo statico antisismico. Il punto forte di questa tipologia di solai è la sua composizione, che vede l’unione di polistirene espanso e profili metallici zincati, forati e sagomati per una perfetta funzionalità dell’armatura. Nonostante la leggerezza del peso, i solai in polistirolo presentano rigidità ed autoportanza superiori a quelli di laterizio. Risulta quindi più appropriato utilizzare orizzontamenti il più possibile leggeri a parità di resistenza, tenendo presente che l’intensità sismica è proporzionale al peso proprio dei vari componenti dell’edificio.

Stessa cosa per quanto riguarda i pannelli portanti in conglomerato cementizio armato , Muri Plastbau 3, gettati in opera rappresentano una soluzione strutturale caratterizzata da ottimali proprietà di comportamento, strettamente correlate alle loro caratteristiche geometriche e si caratterizzano per superiori capacità portanti (se paragonate a manufatti analoghi, però realizzati in muratura o con struttura portante a telai) sia nei confronti dei carichi verticali (gravità) che nei confronti dei carichi orizzontali, sisma. In particolare, nei confronti di queste ultime azioni le strutture a setti portanti proprio grazie alle loro caratteristiche consentono in molti casi di rispondere ai requisiti imposti dalla progettazione antisismica, senza dover inserire armature aggiuntive rispetto a quanto costruttivamente previsto per le soluzioni “standard” proposte dal produttore (tale proprietà dovrà in ogni modo essere verificata per ciascun caso esaminato dal progettista).

Costruzioni antisismiche

Le norme tecniche per le opere edilizie della legislazione italiana sono attualmente definite dal Decreto Ministeriale (del Ministero delle Infrastrutture) del 14 gennaio 2008 che ha riordinato la legislazione vigente in materia. In particolare con tale decreto il governo ha definito i principi da seguire per il progetto, l’esecuzione ed il collaudo di ogni costruzione nel territorio nazionale. Questi principi rispondono a criteri di sicurezza sia nella fase di realizzazione sia nella normale vita e nel consueto uso delle strutture.

Viste le peculiarità del territorio italiano molta attenzione è stata prestata alle opere realizzate e da realizzare in zone sismiche. Si introduce, in particolare, con il decreto ministeriale 14 gennaio 2008 il concetto di “pericolosità sismica di base” del sito di costruzione che è il criterio principale per la determinazione delle azioni sismiche in sede di progettazione. Oltre a questo concetto basilare il decreto stabilisce anche relazioni tra l’azione sismica del suolo con altri criteri di criticità limite che influiscono sulla stabilità generale degli edifici. Si tratta quindi di un documento completo al quale ogni progettista deve, per forza di cose, prendere come riferimento.

Per le costruzioni antisismiche si consiglia di prevedere sistemi strutturali con prestazioni antisismiche tali da garantire rigidezza e resistenza nei confronti delle due azioni ortogonali delle azioni sismiche, ma anche dalle azioni torsionali che spesso accompagnano gli eventi sismici. Il sistema di fondazione, per questo motivo, deve obbligatoriamente essere dotato di elevata estensionale sul piano orizzontale, ma anche di adeguata rigidezza flessionale. In generale si deve sempre cercare di utilizzare materiali in grado di garantire il massimo grado di coesione e solidità, soprattutto per quanto concerne gli elementi strutturali primari, ma anche gli elementi secondari come tramezzi interni e impianti.

Certo fondamentali sono gli elementi strutturali portanti come fondazioni, pilastri e solai, con particolare attenzione a questi ultimi poiché sono un elemento che può garantire, se ben progettato, una coesione della struttura e allo stesso tempo una flessibilità che garantisca un elevato grado di sicurezza nei confronti di elementi sismici anche di consistente intensità.

Per le costruzioni antisismiche si consiglia di prevedere sistemi strutturali con prestazioni antisismiche tali da garantire rigidezza e resistenza nei confronti delle due azioni ortogonali delle azioni sismiche, ma anche dalle azioni torsionali che spesso accompagnano gli eventi sismici. Il sistema di fondazione, per questo motivo, deve obbligatoriamente essere dotato di elevata estensionale sul piano orizzontale, ma anche di adeguata rigidezza flessionale. In generale si deve sempre cercare di utilizzare materiali in grado di garantire il massimo grado di coesione e solidità, soprattutto per quanto concerne gli elementi strutturali primari, ma anche gli elementi secondari come tramezzi interni e impianti.

Certo fondamentali sono gli elementi strutturali portanti come fondazioni, pilastri e solai, con particolare attenzione a questi ultimi poiché sono un elemento che può garantire, se ben progettato, una coesione della struttura e allo stesso tempo una flessibilità che garantisca un elevato grado di sicurezza nei confronti di elementi sismici anche di consistente intensità.

Una valida soluzione per la realizzazione di un solaio in una zona con una pericolosità sismica di base molto alta è sicuramente quella di utilizzare materiali leggeri come l’EPS, il polistirene espanso sinterizzato, poiché proprio la straordinaria leggerezza di questo materiale consente di ridurre al minimo le sollecitazioni, dovute al peso, sugli elementi strutturali in elevazione e sulle fondazioni. Ovviamente, poiché in caso di azione sismica le forze che il solaio trasmette agli altri elementi portanti si riducono in modo direttamente proporzionale al diminuire del peso del solaio stesso, ben si può comprendere come già la semplice riduzione di peso possa essere un notevole vantaggio per i progettisti che devono fare i conti con gli stati limite definiti dal decreto ministeriale del 14 gennaio 2008.

I vantaggi dell’uso dei solai in EPS, però, non si limitano solo alla questione “peso”, infatti, tali solai sono, per la loro stessa tipologia costruttiva, dotati di elementi portanti rigidissimi che consentono la costruzione di strutture dotate di un’elevata resistenza a tutte le componenti dell’azione sismica. Inoltre si tratta di solai che vengono forniti completi di calcoli strutturali già eseguiti, per cui il progettista può basarsi direttamente sui dati trasmessi dall’azienda produttrice. Anche per quanto riguarda la fase di realizzazione i solai in EPS presentano notevoli vantaggi rispetto ai solai tradizionali, poiché il peso ridotto garantisce maneggevolezza nel cantiere e una volta posto in opera è subito praticabile, inoltre garantisce anche un consumo ridotto di calcestruzzo.

Ovviamente gli incentivi e le detrazioni fiscali per case antisismiche possono essere sfruttate solo per quelle costruzioni che ricadono nelle zone sismiche ad alta pericolosità, per verificare se i nostri edifici rientrano in quella zona occorre consultare l’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri numero 3274 del 20 marzo 2003, pubblicata nel supplemento ordinario numero 72 alla Gazzetta Ufficiale numero 105 del giorno 8 maggio 2003, recante “Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica”. Le zone interessate dagli incentivi sono quelle contrassegnate con i codici “1” e “2” presenti nell’allegato “A” dell’ordinanza.

Per quanto riguarda la tipologia di intervento, invece, una Circolare dell’Agenzia delle Entrate chiarisce che le agevolazioni possono essere richieste per tutti gli interventi di adozione di misure antisismiche, soprattutto quelle che sono rivolte alla messa in sicurezza statica delle parti strutturali, quindi fondazioni, pilastri, travi e solai.

Incentivi e detrazioni fiscali per case antisismiche

Il decreto legge numero 63 del 4 giugno 2013, convertito in legge il 2 agosto 2013 (Legge 90/2013), ha reso stabili e strutturali quelli che erano dei bonus fiscali una tantum per gli interventi edilizi. In particolare l’intervento legislativo ha voluto premiare tutti quegli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente e di costruzione di nuovi edifici con particolari requisiti tecnico-strutturali.

Nel dettaglio, proprio in occasione della conversione in legge, è stata prevista una cospicua detrazione fiscale (pari al 65% anziché pari al 50% previsto in precedenza) la cui scadenza in un primo momento era stata fissata per il 31 dicembre 2013, ma che successivamente è stata prorogata fino al 31 dicembre 2014 e che continuerà anche nel 2015 in misura ridotta del 50%. Tale detrazione può essere sfruttata fino all’importo massimo di 96.000 euro per unità immobiliare, questo significa, ad esempio, che in un condominio di dieci appartamenti in caso di ristrutturazione con adeguamento alla vigente legislazione antisismica la detrazione fiscale potrà arrivare alla consistente cifra di 960.000 euro. Riportiamo questo esempio poiché è impensabile che un intervento di adeguamento alla normativa antisismica possa essere rivolto ad una sola unità immobiliare, a meno che essa non sia isolata, nella realtà l’adozione di misure antisismiche deve per forza di cose riguardare interi edifici o addirittura complessi di edifici, anzi nel recupero del patrimonio edilizio nei centri storici con l’applicazione di questa normativa si dovrebbe, più opportunamente, parlare di progetto unitario.

Ovviamente gli incentivi e le detrazioni fiscali per case antisismiche possono essere sfruttate solo per quelle costruzioni che ricadono nelle zone sismiche ad alta pericolosità, per verificare se i nostri edifici rientrano in quella zona occorre consultare l’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri numero 3274 del 20 marzo 2003, pubblicata nel supplemento ordinario numero 72 alla Gazzetta Ufficiale numero 105 del giorno 8 maggio 2003, recante “Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica”. Le zone interessate dagli incentivi sono quelle contrassegnate con i codici “1” e “2” presenti nell’allegato “A” dell’ordinanza.

Per quanto riguarda la tipologia di intervento, invece, una Circolare dell’Agenzia delle Entrate chiarisce che le agevolazioni possono essere richieste per tutti gli interventi di adozione di misure antisismiche, soprattutto quelle che sono rivolte alla messa in sicurezza statica delle parti strutturali, quindi fondazioni, pilastri, travi e solai.

Se nei primi tre elementi strutturali citati il calcestruzzo armato – nelle costruzioni antisismiche – dovrebbe farla da padrone, per i solai il discorso è indubbiamente diverso per tutta una serie di motivi. Il solaio, infatti, è un elemento strutturale che viene caricato ortogonalmente al proprio piano e che ha un’estensione sicuramente maggiore rispetto a tutti gli altri soggetti statici. Non solo è l’unico elemento con funzioni propriamente statiche ad essere a contatto con l’utilizzatore finale dell’edificio e a scaricare su tutti gli altri elementi. Per questi motivi la costruzione del solaio, soprattutto nelle zone ad alta pericolosità sismica, deve avvenire con particolare attenzione e con soluzioni che garantiscano un’ottima rigidità accompagnata al contempo da una notevole leggerezza specifica. Il problema del peso, infatti, è determinante in caso di evento sismico poiché le masse subiscono un’accelerazione direttamente proporzionale al loro peso, dunque più un elemento strutturale sarà leggero meno sarà soggetto all’azione del terremoto. Un’ottima soluzione, per questo, è realizzare un solaio con materiali leggeri come quelli utilizzati nel sistema Plastbau che ha un peso specifico che va da 22 a 30 kg/mc contro un peso specifico del calcestruzzo che va tra i 2000 ai 2600 kg/mc. Questo significa che con il sistema Plastbau il nostro solaio subirà l’evento sismico con una forza cento volte minore rispetto ad un solaio in calcestruzzo, proprio per questo la costruzione di un nuovo solaio con questo sistema o la sostituzione di un solaio tradizionale con uno in EPS sono opere che rientrano nelle fattispecie delle agevolazioni previste per l’adozione di misure antisismiche.

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