“Caleidoscopio”

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Incontro con i Progettisti

Il Progetto “Caleidoscopio” è stato elaborato da Gorni Francesca,  Albiel Dina  e Tacconi Angela e si è aggiudicato il premio Menzione  al ConcorsoUn guscio per vivere in sicurezza e armonia“.

Intervista alle Progettiste.

Su quale idea si è basato lo sviluppo della proposta “Un guscio per vivere in sicurezza e armonia”?

L’idea principale che ci ha guidate nello sviluppo della proposta progettuale, è stata quella di pensare ad una struttura densa, che offrisse una sensazione di sicurezza e protezione ma che, allo stesso tempo, fosse aperta, permeabile e proiettata verso la natura e l’ambiente circostante.

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Perché il nome caleidoscopio?

Il concetto di “caleidoscopio” ci è stato suggerito dalla struttura stessa della cellula: essa si articola attorno alla zona giorno, cuore funzionale e familiare della casa, costituita da una sorta di “cono visuale” che indirizza lo sguardo del visitatore verso l’ambiente esterno. Le schermature poste all’estremità della loggia, così come l’interno cono, sono realizzate in lamiera metallica stirata colorata; tramite la sua permeabilità alla luce, la sua colorazione e la possibilità di modularne la densità tramite l’apertura e la chiusura delle ante scorrevoli, essa suggerisce allo spettatore la visione di un caleidoscopio di luce e colore che penetra all’interno dalla casa .

Quali sono state le finalità del progetto?

Le finalità del progetto sono state essenzialmente due: in primo luogo quella di esplorare le capacità espressive del Sistema Costruttivo Plastbau® attraverso la realizzazione di una pianta complessa ed articolata e, secondariamente, quella di offrire la gamma più ampia possibile di soluzione abitative funzionali ed esteticamente gradevoli.

Come si caratterizza la cellula abitativa?

Una notevole attenzione è stata posta nei confronti della flessibilità interna dell’alloggio, al fine di poter adattare la cellula alle più disparate esigenze estetiche e funzionali. Innanzitutto vi è la possibilità di variare l’accesso alla cellula a seconda delle diverse tipologie di aggregazione utilizzate e successivamente, di variare la distribuzione interna dei locali al fine di adeguare la pianta dell’alloggio alle diverse esigenze degli utenti. Nella prima soluzione distributiva, l’accesso all’alloggio è posto in asse con il cono visuale e la zona notte, situata a Est è realizzabile in due diverse modalità: la prima avente due camere da letto singole separate da un piccolo bagno, la seconda dotata di una camerate doppia, un bagno e da un piccolo studio. La secondo soluzione è invece caratterizzata dalla possibilità di dotare la camera padronale di un bagno privata e di trasformare lo studio in un secondo bagno. La terza ed ultima opzione, avente ingresso laterale, oltre a consentire la realizzazione del secondo bagno, permette l’ampliamento della zona giorno e la creazione di un piccolo terrazzo sul quale si affaccia la cucina. L’estrema duttilità della pianta interna è data dalla presenza di due cavedi fissi per il passaggio degli impianti e dall’utilizzo delle pareti divisorie Plastbau.

Per quale motivo il cono centrale è stato realizzato interamente in lamiera metallica?

L’utilizzo della lamiera stirata colorata per la realizzazione del cono centrale è stata dettata dalla volontà di rendere la cellula visivamente attraente e, nel contempo, dimostrare come il Sistema Costruttivo Plastbau® possa interfacciarsi con altri materiali costruttivi quali ad esempio l’acciaio, accostandosi ad elementi insoliti e di sviluppo relativamente recente. Il dialogo tra due componenti così diverse tra loro aveva altresì lo scopo di enfatizzare, tramite la leggerezza di una struttura permeabile, la solidità della struttura in calcestruzzo armato. La realizzazione del “cono visuale” in lamiera stirata ha infine l’obiettivo di evidenziare il cuore della cellula, contenente la sala da pranzo ed il soggiorno. La lamiera stirata è stata scelta per la sue caratteristiche di leggerezza e permeabilità, e per la sua capacità di filtrare e modulare la luce solare.

Quali sono gli aspetti sui quali avete prestato maggior attenzione nel sviluppare il progetto caleidoscopio?

Nello sviluppo del progetto Caleidoscopio ci siamo concentrate in particolare sui concetti di flessibilità e sostenibilità ambientale, tentando di fornire risposte concrete a queste tematiche pur ponendo in primo piano e cercando di valorizzare nel miglior modo possibile il Sistema Costruttivo Plastbau®.

Quali sono state le strategie attuate per la sostenibilità del caleidoscopio?

Il cono visuale, oltre a connettere l’interno della cellula con l’ambiente esterno, contiene al suo interno tutti gli accorgimenti tecnologici e morfologici legati alla sostenibilità ambientale della strutta. Sulla copertura sono inseriti i pannelli solari che consentono la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili tramite l’utilizzo di celle fotovoltaiche; l’impianto è dimensionato per la produzione di 2300 kWh/anno. L’orientamento a Sud della loggia consente un guadagno termico durante i mesi invernali quando il sole è basso all’orizzonte, mentre viene schermata dall’aggetto orizzontale durante i mesi estivi quando il sole si staglia alto nel cielo. L’ingresso della luce solare all’interno dell’alloggio è ulteriormente modulabile grazie alle ante scorrevoli realizzate in lamiera stirata e forata. La completa apertura sull’asse Nord-Sud della zona giorno consente inoltre una buona aerazione trasversale dell’abitazione. E’ infine previsto sulla copertura un sistema di recupero e di riutilizzo delle acque meteoriche per l’irrigazione del giardino e delle zone verdi.

Gorni Francesca,  Albiel Dina  e Tacconi Angela

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